OSSERVAVO

OSSERVAVO 

I lunghi capelli

componevano arabeschi

mossi dal vento sul suo corpo,

la nudità era una volta svelata

ed una folata

la rendeva solo immaginata.

Metodica e costante

l’onda del mare

ricopriva di bianca spuma

il suo ventre,

poi ritraendosi

dimenticava scintillanti gocce

riflesse dal sole

sul corpo ambrato.

Osservavo.

Mentre attendevo il placarsi del vento,

il ritrarsi della marea

il lento tramonto

l’abbraccio della notte.

 

Paulo